Adrian Tranquilli è nato a Melbourne nel 1966. Vive e lavora a Roma.
Trascorre i primissimi anni tra Australia e Inghilterra e si stabilisce in Italia insieme alla famiglia. Dopo aver conseguito la maturità classica, il suo background multiculturale lo indirizza verso gli studi di antropologia culturale, che inizia a frequentare dal 1985. Durante il corso di studio entra in contatto con l’antropologa Ida Magli con cui instaura un intenso rapporto di collaborazione durato trent’anni, fino alla sua scomparsa. La sua formazione artistica deve molto all'insegnamento di Toti Scialoja, di cui è assistente per un decennio dal 1988 al 1998. Nello stesso periodo frequenta assiduamente gli studi degli artisti presso il Pastificio Cerere e collabora con Nunzio in qualità di assistente per diversi anni.
Comincia ad esporre nel 1990 con la prima mostra in Ascona (Dedalus, Casa Serodine). Già dagli esordi sviluppa un linguaggio formale molto originale, improntato sui temi approfonditi nel corso degli studi di antropologia culturale. In particolare si interessa alla rappresentazione della figura femminile e il suo ruolo all’interno di un modello culturale, come quello occidentale, basato in prevalenza sul dominio maschile. La sua prima personale di rilievo è Sei Senza Nome nel 1995, presentata nell’Oratorio dei Filippini di Roma del Borromini, e in contemporanea nello Studio Miscetti a Roma con il quale continuerà a collaborare fino ad oggi, realizzando diverse personali: Futuro Imperfetto 1998, Evidence 2001, Don’t Forget the Joker 2006, After the West 2016. Dalla mostra Futuro Imperfetto, e soprattutto da Evidence in poi, il lavoro di Tranquilli comincerà a concentrarsi sempre di più sull’analisi critica delle rappresentazioni maschili veicolate attraverso il linguaggio visivo derivante dal mondo fantasy, dal fumetto supereroico e dalle graphic novels.
Il lavoro di Adrian Tranquilli pur essendo prevalentemente scultoreo, articolandosi attraverso imponenti interventi ambientali che mirano a coinvolgere lo spettatore distinguendosi per un forte impatto visivo, ha comunque realizzato opere in diversi materiali e media, che vanno dalla fotografia, ai progetti interattivi fino alle produzioni di video e cortometraggi. Ha spesso collaborato sia con registi come Daniele Luchetti, Chiara Clemente e Giancarlo Soldi, sia con disegnatori come Giuseppe Camuncoli e Gabriele dell’Otto ma anche musicisti come Bruno Moretti o Lucia Ronchetti o scrittori e studiosi come Alberto Abruzzese, Marco Arnaudo, Sergio Brancato, Enrico Fornaroli, Omar Calabrese.
Mostre personali (selezione): Giorni di un futuro passato, MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Napoli, 2016; Welcome to the Fall, MART – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto, 2014; All is violent, all is bright, MACRO, Roma, 2011; Don’t Forget the Joker, Palazzo Reale, Milano, 2010; These Imaginary Boys, Parkhouse, Düsseldorf, 2004; Know Yourself, MACRO, Roma, 2003; Believe, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2001.
Mostre collettive (selezione): Kizart, MAXXI, Roma, 2018; Visioni contemporanee. Artisti italiani in Cina, SPSI - Shanghai Oil Painting & Sculpture Institut Art Museum, Shanghai, 2015; Superjunaci/Superheroes 2.0, LAUBA, Zagabria, 2015; Arena, CoCA - Center of Contemporary Art, Torun (Polonia), 2014; Heroes & Co…, La Maison d'Ailleurs, Yverdon-les-Bains (Svizzera), 2014; VRAOUM! Treasures of Comics and Contemporary Art, Maison Rouge, Fondation Antoine de Galbert, Parigi, 2009; Esculturismos, Sala de Exposiciones Alcalá 31, Madrid, 2008; Dwelling among the elsewheres, Botkyrka Konsthall, Stoccolma, 2007; Superstars The Celebrity Factor. From Warhol to Madonna, Kunsthalle, Vienna, 2005-06; Tribù della memoria, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 2005; Melting Pop, Palazzo delle Papesse – Centro Arte Contemporanea, Siena, 2003; L’ultima cena, Castel dell’Ovo, Napoli, 2002; Fantasy, Beauty, Play, IASPIS, Stoccolma, 2002; Disarming Beauty, Dalì Museum, St. Petersburg (Florida), 2001; Sui Generis, PAC – Padiglione d’ Arte Contemporanea, Milano, 2000; Ventana hacia Venus / Window onto Venus, Bienal de La Habana, (Cuba), 2000; Stop the Violence, MAK, Österreichisches Museum für angewandte Kunst / Gegenwartskunst Vienna, 1999.