Cesare Pietroiusti è nato a Roma nel 1955. Vive e lavora a Roma.
Si è laureato in Medicina con tesi in Clinica Psichiatrica nel 1979. Dal 1977 ha esposto in spazi privati e pubblici, deputati e non, in Italia e all’estero. Nello stesso anno è stato co-fondatore del Centro Studi Jartrakor e, nel 1980, della Rivista di Psicologia dell’Arte, Roma.
La ricerca artistica di Cesare Pietroiusti esprime interesse per le situazioni paradossali o problematiche nascoste nelle pieghe dell’ordinarietà dell’esistenza: pensieri che vengono in mente senza un motivo apparente, piccole preoccupazioni, quasi-ossessioni considerate troppo insignificanti per diventare motivo di analisi, o di auto-rappresentazione. Tutto ciò lo ha portato a esplorare scelte e intenzioni formulate da altri, nonché a cercare di fare proprie tali scelte altrui.
Nel 1997 ha raccolto in una pubblicazione i Pensieri non funzionali:, un centinaio di idee parassite, incongrue o comunque prive di scopo apparente, formulate come istruzioni per realizzare progetti artistici. In diverse occasioni, alcune di tali istruzioni sono state scelte e realizzate da altri, artisti e/o curatori, e poi esposte in mostre a cui l’artista era stato invitato.
Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici. A partire dal 2004 ha irreversibilmente trasformato banconote altrui; distribuito gratuitamente decine di migliaia di disegni individualmente prodotti e firmati; venduto storie; ingerito banconote al termine di un’asta per poi restituirle al legittimo proprietario dopo l’evacuazione; aperto negozi in cui la merce in vendita sono banconote e la “valuta” con cui si possono acquistare è lo sguardo dell’acquirente; organizzato ristoranti in cui al termine del pasto, invece di pagare, si ricevono i soldi del prezzo del cibo scritto sul menù, allestito mostre e stand di fiere in cui le opere sono in vendita non in cambio di denaro, ma delle idee o delle proposte dei visitatori.
Pietroiusti individua nella prassi laboratoriale un modello che, coniugando attività formativa ed espositiva, offre possibilità di sviluppo orizzontale e collettivo del pensiero e forme di superamento delle specificità disciplinari.
Pietroiusti è uno dei coordinatori delle residenze e dei progetti Oreste: (1997-2001) e del convegno Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa:? (Link, Bologna 1997).
È inoltre co-fondatore di Nomads & Residents:, New York, (2000), curatore CSAV, Fondazione Ratti, Como (2006-2011), docente di “Laboratorio Arti Visive”, IUAV, Venezia (2004–2015); MFA Faculty, LUCAD, Lesley University, Boston (2009-2016). È co-Fondatore e Presidente della Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario di Lecce, dal 2015.
Dal luglio 2018 è Presidente dell’Azienda Speciale PalaExpo di Roma.
Mostre personali (selezione): A Variable Number of Things, West Den Haag, L’Aja, 2020; Un certo numero di cose, MAMbo, Bologna, 2019; Scuola del disegno e della pittura in assenza di talento, Casa Morra, Napoli, 2018; Non-Functional Thoughts, Grazer Kunstverein, Graz, 2018; Si dona, Kunstverein, Arnsberg (Germania), 2016; Lavori da vergognarsi, ovvero Il riscatto delle opere neglette. Retrospettiva di Cesare Pietroiusti, Zoo Zone Art Forum, Roma, 2015; Ponesite jedno od 500 djela kuci, Galerija SIZ, Rijeka (Croazia), 2010; Artworks that ideas can buy, Wilkinson Gallery Project Space, Londra, 2009; Ore di lavoro di artista, Franco Soffiantino Gallery, Torino, 2009; Regali e regole. Prendere, dare, sbirciare nel museo, con Stefano Arienti, MAMbo, Bologna, 2008; Paradoxycal Economy – Four Performances, Ikon Gallery e altre sedi, Birmingham, 2007; Evolution de l’art, Space, Bratislava, 2007; Menu, Spaziorazmataz, Prato, 2007; Senza titolo (performance), Angelo Mai, Roma, 2006; Fourth International Week of the Micro-performance, Skuc gallery, Lubiana, 2004; Methods for an Irreversibile Alteration of Money, con Paul Griffiths, Trafo Gallery, Budapest, 2004; Riciclare pensieri superflui, Palazzo Bricherasio, Torino, 2003; Things that Are Certainly Not Art, Bloomberg Space, Londra, 2002; One Hundred Things that Are Certainly not Art, Platform, Vaasa (Finlandia), 2001; Difetti normali, Primo Piano, Roma, 2001; Due artisti, con Giancarlo Norese, Graffio, Bologna, 2001; Una condizione apparentemente normale, Graffio, Bologna, 2000.
Mostre collettive (selezione): Arabesques, Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano, Roma, 2018; Self Organization, Fundació Joan Miró, Barcellona, 2017; Sensibile Comune, La galleria nazionale, Roma, 2017; Take Me (I'm Yours), Pirelli Hangar Bicocca, Milano / Villa Medici, Roma, 2017; Other times, other myths, XVI Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni, 2016; In Deed. Certificates of Authenticity in Art, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2011; Sleepover, Serpentine Gallery, Londra, 2010; L'Argent, Le Plateau, Parigi, 2008; Solo24Ore24Stunden, Museion, Bolzano, 2007; Looking for the Border. A conceptual line of the Italian and the Belgian artistic research between the iconic and ironic, Cultuurcentrum Strombeek, Cultuurcentrum Mechelen, De Garage, Bruxelles / Fondazione Stelline, Milano, 2007; Paradossi dell'amicizia, con Giancarlo Norese, Viafarini, Milano, 2006; XIV Quadriennale di Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 2005; Moltitudini, solitudini, Museion e altre sedi, Bolzano, 2003; Imperfect Marriages, Galleria Emi Fontana, Milano, 2003; Democracy!, Royal College of Art, Londra, 2000; L'ultimo disegno del 1999, Zerynthia, Roma, 1999 / Biennale di Havana, 2000; XII Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1996; It's not a picture, Galleria Emi Fontana, Milano, 1995; Exhibit A, Serpentine Gallery, Londra, 1992; Being Here / Being There, Otis Parsons School, Los Angeles / Le Navi, Cattolica, 1991; Anninovanta, Galleria Comunale d'Arte Moderna, Bologna, 1991; Aperto '90, XLIV Biennale di Venezia, 1990; Qualcosa sta accadendo in Italia, Lia Rumma, Napoli, 1990; Falci, Fontana, Modica, Pietroiusti, Il Milione e Studio Casoli, Milano, 1987; Quattro artisti inediti, Jartrakor, Roma, 1977.