cura di Federica Antonucci e Delfina Balistreri (Nomas Foundation)
Il progetto coinvolge persone dotate di sensorialitá speciali, non vedenti e non udenti, a tracciare nuove mappe sensoriali nel rapporto con l’opera d’arte e attraverso la tecnologia. Le esperienze dell’opera si aprono a una lettura che supera i confini canonici del rapporto tra sguardo e materia, per viaggiare in una dimensione sensoriale che consente al rapporto tra soggetto e oggetto di costruire una nuova relazione tra soggetto e soggetto. Queste esperienze ci guidano a un rapporto non categorico con la realtà e con gli altri, offrendo nuove prospettive dell’opera d’arte.