a cura di Arianna Sera (Nomas Foundation)
Di origine latina, lo spazio architettonico collateralis corre parallelo alla navata centrale offrendole respiro e continuità, rendendo l’impianto basilicale stabile e ampio.
Metafora di quest’immagine, Roma contiene, sostiene e promuove una rete sociale di rapporti economici e scambi culturali sospesi tra l’Urbe, l’area metropolitana e i territori di confine.
Mobilitando l’identità socioculturale di questa rete dai confini mutevoli e aperti, spazio collaterale prevede la selezione di dieci artisti che lavorano tra Roma e le aree limitrofe, consentendo a roma città aperta di includere realtà artistiche ubicate oltre lo spazio urbano della Capitale.
La loro pratica artistica diventa oggetto di analisi attraverso un’indagine documentale dei laboratori entro i quali essa prende vita. Lo scopo è quello di tracciare una rete artistica fuori dal GRA e con specifiche caratteristiche. In questi termini, gli studi d’artista rispondono ai requisiti fondamentali per la messa a punto del progetto:
Le ricerche degli artisti saranno documentate in brevi video visibili sulle piattaforme di Nomas Foundation e di roma città aperta, con il proposito di valorizzare il territorio e la poetica degli artisti all’interno di esso.
Spazio collaterale invita alla scoperta di piccoli borghi e grandi città dell’entroterra laziale e del litorale romano che ospitano laboratori e spazi d’artista, luoghi e atelier spesso sconosciuti dove arte e cultura dialogano con la contemporaneità a partire da patrimonio, tradizione, storia e paesaggio.