a cura di Federica Antonucci (Tools for Culture), Michele Trimarchi (Tools for Culture)
Roma da sempre considerata un potente polo creativo, attrae flussi di artisti, pensatori e studiosi e si configura come fertile rete di scambi culturali e di sinergie critiche. Il ritmo rilassato della città e la dilatazione del tempo che si perde nella portata indefinitamente ampia del suo tessuto urbano, hanno permesso agli artisti che la scelgono come residenza temporanea o permanente di farsi ispirare e guidare dalla sua storia, dai suoi molteplici glossari e colori.
La mappa creativa di Roma accomuna artisti site-specific e creativi “esploratori” provenienti da tutto il mondo, che stabiliscono un’intensa rete di connessioni con la comunità residente, il suo sistema culturale, le pratiche sociali e gli orizzonti individuali, fertilizzando l’ecosistema dell’arte e realizzando opere d’arte in atelier la cui azione è generata dalla combinazione di diverse culture, ed esercita un forte impatto sull’integrazione culturale e sull’inclusione sociale. In questo modo le arti si rivelano un motore per la forza cosmopolita romana.
Il progetto si propone di esplorare, sperimentare ed estrarre la catena del valore che emerge dalla presenza attiva di artisti non autoctoni nel sistema creativo romano, indagandone l’impatto sul rapporto tra vecchi e nuovi residenti e tra le comunità culturali che abitano e vivono la città di Roma.
Verranno esaminati tecnicamente e criticamente l’innesto di specifici know-how nelle radici locali, i dialoghi tra le culture, la creazione di linguaggi creativi versatili e il loro impatto sulla vita metropolitana